Urografia endovenosa
CHE COS’È?
L’urografia è una indagine radiologica che consente di visualizzare reni e vie escretrici renali (pelvi, ureteri, vescica).
Poiché si tratta di un esame che espone a radiazioni ionizzanti se ne deve evitare l’utilizzo in assenza di un’indicazione clinica specifica, inoltre le donne in età fertile devono escludere gravidanze in corso.
A COSA SERVE?
È una indagine indicata nella ricerca delle patologie delle varie strutture che compongono l’apparato urinario (malformazioni, formazioni calcolotiche, neoplasie).
COME SI EFFETTUA?
L’indagine urografia prevede una prima fase nella quale viene eseguito un radiogramma diretto dell’addome senza somministrazione di mezzo di contrasto per valutare l’eventuale presenza di formazioni calcolotiche radio-opache e per valutare la completezza della necessaria toilette intestinale. Nella seconda fase verrà somministrato per via endovenosa il mezzo di contrasto (m.d.c.) contenente iodio, opaco ai raggi X, che, essendo eliminato per via urinaria, permetterà la visualizzazione delle varie strutture dell’apparato urinario e della loro eventuale patologia.
Verranno quindi eseguiti una serie di radiogrammi in numero variabile a secondo della patologia sospettata o riscontrata in corso di esecuzione della indagine.
COSA PUO’ SUCCEDERE? EVENTUALI COMPLICANZE
Una funzionalità renale compromessa è il principale limite all’uso del mezzo di contrasto organo-iodato. Raramente possono presentarsi reazioni di tipo allergico con sintomi quali reazioni cutanee, diminuzione della frequenza cardiaca, diminuzione della pressione e in qualche caso perdita di coscienza. La maggior parte di questi eventi è di lieve entità e si risolve spontaneamente, senza conseguenze. Le reazioni allergiche gravi sono estremamente rare, ma possono verificarsi ad esempio in pazienti con patologia cardiaca grave. Esiste la possibilità di reazioni ritardate (entro una settimana), generalmente cutanee lievi, che si risolvono per lo più senza terapia.
PREPARAZIONE NECESSARIA – RACCOMANDAZIONI
È necessaria una buona toilette intestinale che si ottiene con dieta liquida priva di scorie nei giorni precedenti, assunzione di lassativo nelle 2 sere precedenti per una completa evacuazione dell’intestino.
La presenza di materiale fecale nell’intestino può creare false immagini o nascondere la patologia per cui è possibile che l’indagine venga rinviata. Non è necessario interrompere eventuali terapie farmacologiche in corso (ad es. per l’ipertensione o il diabete). In fase di prenotazione le verranno fornite tutte le informazioni utili alla corretta preparazione da effettuare prima dell’esame.. La presenza di stato di gravidanza, di malattie cardiocircolatorie, l’ipersensibilità nei confronti di alcuni farmaci o altre ulteriori manifestazioni allergiche devono essere rese note al medico che esegue l’indagine. In soggetti allergici è necessario attenersi al protocollo desensibilizzante.
SI PUÒ CAMBIARE LA DECISIONE RIGUARDO ALL’EFFETTUAZIONE DELL’ESAME?
Il Paziente non è assolutamente obbligata/o a effettuare l’esame; alternativamente il medico utilizzerà altre procedure che sono attualmente disponibili per l’effettuazione delle quali verrà comunque richiesto il suo consenso.
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