Prevenzione tumore alla prostata
Il tumore alla prostata è uno dei più diffusi tra gli uomini, e il rischio di ammalarsi aumenta con l’aumentare dell’età. Alla base della malattia c’è una mutazione nel DNA delle cellule che prolificano in modo anomalo e accumulandosi formano il tumore. Per poter individuare la malattia in tempi rapidi e bloccarla è fondamentale arrivare a una diagnosi precoce attraverso esami di controllo e screening. Un corretto programma di prevenzione inizia verso i 40 anni, soprattutto per chi ha familiarità con il cancro prostatico.
Presso il nostro centro è possibile effettuare sia in convenzione con il SSN che privatamente e in tempi brevi, la risonanza magnetica multiparametrica della prostata, un esame che consente diagnosi e terapie mirate poiché identifica con elevate probabilità aree sospette per la presenza di un tumore prostatico significativo, anche di piccole dimensioni, con un’accuratezza diagnostica del 80 – 90 %.
Sapere non può essere pericoloso, non sapere può diventarlo
Il cancro alla prostata è uno dei tumori più diffusi della popolazione maschile, ma i dati relativi alla sopravvivenza sono incoraggianti, soprattutto se si interviene in tempo. I dati attuali ci dicono che l’88% dei malati di cancro prostatico è vivo a 5 anni dalla diagnosi. Tra i fattori di rischio c’è l’avanzare dell’età. Infatti la maggior parte dei pazienti affetti da questa patologia ha più di 65 anni. Anche la familiarità è un fattore di rischio. Gli uomini con parenti diretti già colpiti da tumore alla prostata dovrebbero sottoporsi a un attento e precoce monitoraggio.
Novembre è il mese dedicato alla prevenzione maschile, per creare consapevolezza sulle malattie della prostata e sul cancro prostatico.
Le tre malattie più frequenti che interessano la prostata sono: la prostatite (infiammazione/infezione); l’ipertrofia prostatica benigna, cosidetta IPB, (ingrandimento benigno della prostata) e l’adenocarcinoma prostatico (noduli tumorali maligni).
Esistono tre principali strumenti diagnostici per individuare il cancro alla prostata. La visita urologica, che consiste nell’esplorazione digito-rettale della prostata con eventuale ecografia transrettale e biopsia; il test del PSA, antigene prostatico specifico, un esame del sangue utile come marcatore del tumore alla prostata ma anche per individuare l’IPB; la risonanza multiparametrica della prostata, un esame non invasivo che restituisce una mappatura completa dell’intero volume prostatico, per l’identificazione di zone sospette, esame di riferimento per rendere da random a mirate le biopsie, fondamentale per individuare lesioni in sede anteriore, non interessata dai prelievi random.
Seguire fin da giovane età una dieta ricca di soia e dei suoi derivati diminuisce l’insorgenza del tumore alla prostata, meno frequente infatti nella popolazione asiatica. Le sostanze presenti nella soia sono efficaci sia nella prevenzione e lo sviluppo del cancro alla prostata sia per bloccare la crescita e formazione di metastasi. In generale è stato dimostrato che seguire uno stile di vita salutare, che prevede una dieta bilanciata, ricca di frutta e verdura, e lo svolgimento costante di attività fisica, riduce il rischio di contrarre il cancro.
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